Mi chiamo Enrico Di Santo, classe ’85 e oggi voglio raccontarvi qualcosa di me. Spesso si dice “ogni cosa a suo tempo”, ecco, questo è il mio tempo. Sento che è giunto il momento di mettere da parte la roba accumulata e di intraprendere un nuovo viaggio.
Chi ha detto che non si può vivere delle proprie passioni? Certo non è facile, ma in fondo cosa costa provarci? Io la sento quella voglia, quell'esigenza di scegliere una strada diversa, di mettere un punto e di ripartire da quello. È quello che amo definire il mio break point!
“Oh come si desidera a volte poter scappare dall'insulsa monotonia dell'umana eloquenza, dalle frasi sublimi, per cercare rifugio nella natura, apparentemente così silenziosa, oppure nel mutismo di fatiche lunghe ed estenuanti, del sonno profondo, di musica vera o dell'umana comprensione zittita dall'emozione!”
Questa frase, tratta dal libro “Il dottor Zivago”, racconta tutta l’essenza della bicicletta e del ciclismo stesso. Per molti di noi pedalare significa trovare il proprio rifugio, la propria zona di confort. Un gran paradosso trovare riposo in qualcosa che di ti spinge al sacrifici, al sudore e alle lunghe fatiche…o forse no?
E proprio da questo nasce il mio progetto “From zero to Ultracycling”, un viaggio fatto di paure e incoscienza, una sana incoscienza che mi spinge a non fermarmi e a superare i limiti.
La fatica è proprio l’elemento chiave di “From zero to Ultracycling”: sento l’esigenza di andare oltre le classiche uscite in bicicletta e provare l’ultradistanza.
L’obiettivo? Seguire una precisa preparazione atletica e partecipare alla famosissima Randonneè Parigi - Brest – Parigi che si terrà nel 2019! Ma non solo! Pian piano sto pianificando altri percorsi e anche altre avventure su grandi distanze.
In questo percorso non sarò solo, ma potrò contare su di un Team di professionisti:
Preparatore atletico: Dr. Cellini Alessio
Biomeccanico: Dr. Cellini Marco
Nutrizionista: Dr. Vitaterna Angelo
Insieme valuteremo di volta in volta la soluzione migliore che mi permetterà di raggiungere il mio obiettivo. Un ruolo fondamentale in questo progetto lo ricopre proprio SRM e per questo devo ringraziare Simone Stilli, responsabile di SRM Italia, che si è reso subito disponibile e che con il suo supporto ha reso concreto questo progetto.
In quest’avventura SRM farà da collante tra le varie figure professionali; grazie al materiale tecnico fornitomi, PowerMeter Origin e PC8, si riusciranno ad avere dati precisi che serviranno per coordinare un piano alimentare e un piano di allenamento su misura.
Ma ora entriamo nel tecnico e cerchiamo di capire come ci si prepara alle ultra distanze analizzando anche il mio punto di partenza fisico. Per fare questo lascerò spazio a chi seguirà la mia preparazione atletica, il Dr. Cellini Alessio.
Abbiamo testato Enrico sotto diversi aspetti, per avere un’idea chiara del soggetto che abbiamo di fronte, e degli sviluppi futuri riguardanti le sue capacità fisiche ed il suo stato di forma.
All’inizio abbiamo preso in considerazione il suo peso e la sua composizione corporea
1,81cm, 68kg, BMI 20,8, 12.7% di massa grassa (tramite plicometria) con accumulo a livello centrale e degli arti inferiori.
Il peso in rapporto all’altezza è buono (il BMI <21 ce lo conferma), ma la presenza di grasso addominale e sugli arti inferiori ci fa capire che il peso è tenuto basso grazie alla restrizione calorica e non grazie ad un alto livello di attività ed efficienza fisica (il soggetto è stato a riposo per un lungo periodo).
A livello di indici di prestazione, quelli principali che abbiamo indagato sono:
E’ auspicabile un aumento di tutti questi parametri a seguito del nostro programma di lavoro, per poi andare a sviluppare quelli più attinenti al modello di prestazione man mano che ci avviciniamo al periodo di gara.
Questa prima fase del lavoro prevede:
Nei lavori in bici, il suo , PowerMeter Origin accoppiato al PC8 gli permetterà un allenamento perfetto, senza sbavature, e mai nessun dubbio sull’affidabilità del dato letto.