Ironman 70.3 in Austria

Weiss conquista il terzo posto a St. Pölten

Un’altra gara ed un altro gran risultato per l’atleta Michael Weiss, sponsorizzato da SRM, in occasione dell’Ironman svoltosi a St. Polten, Austria la sua nazione. Il suo tempo totale è stato di 3:53:45 riuscendo ad ottenere il tempo più veloce della giornata in due delle sezioni di gara ovvero la corsa e la bicicletta per la quarta competizione consecutiva. Eneko Llanos e Marino Vanhoenacker hanno conquistato i primi due scalini del podio. Temperatura perfetta e gradevole iniziata con 18°C all’alba che sono poi andati gradualmente ad alzarsi fino a 25°C quando il gruppo di ciclisti più esperti affrontava l’ultima parte del tracciato. Tutto questo, unito alla qualità della gara, alla superba organizzazione ed all’atmosfera elettrica che si era andata creando, qualità che gli austriaci apprezzano, ha reso la giornata perfetta in tutti i particolari. Congratulazioni vivissime e tutti.

In questo articolo, come al solito, voglio analizzare i numeri fatti da Michi nella fase della bicicletta (i valori sono pressoché identici a quelli che aveva fatto rilevare in occasione dell’Ironman 70.3 St. George circa 3 settimane prima, differiscono solo di una manciata di Watt nei momenti di sforzo breve, questo dettaglio ci fa capire che per lui gareggiare così frequentemente è positivo e sta raggiungendo la forma ideale invece che stancarsi). Approfittando del fatto che uno dei miei migliori atleti di esperienza Ian Le Pelley, che vive a Dubai, stava prendendo parte alla gara e considerando che la sua fisiologia è molto simile a quella di Michi, ho pensato che confrontare i file di potenza di uno dei migliori atleti al mondo ed uno dei migliori atleti di esperienza a Dubai fosse un'idea intrigante per molti appassionati. Vorrei anche sottolineare il fatto che si trattava solo del secondo IM 70.3 di Ian nella stagione ed il secondo da 3 anni, nonostante questo è riuscito ad arrivare undicesimo realizzando il secondo miglior tempo nel nuoto ed in bicicletta per il gruppo degli esperti. Non male per una persona che ha un lavoro a tempo pieno ed una giovane famiglia! Come diciamo noi solitamente, niente è impossibile. Diamo uno sguardo a quello che questi due atleti sono riusciti a fare e cerchiamo di trarne qualche vantaggio:

Gara in bicicletta a St. Polten – 90 km, 1 circuito e 3 salite

In primo luogo, per valutare la prestazione e rendersi conto di come ha affrontato la gara, bisogna analizzarla come faremmo in un allenamento in potenza. Calcolare quindi i numeri prendendo come riferimento i test di potenza critica o potenza alla soglia, in questo modo si può vedere la differenza del livello di intensità che hanno tenuto i due atleti per tutti i 90 km dell’IM 70.3 in bicicletta. Michi non solo è riuscito a pedalare con una potenza assoluta maggiore di Ian (339 watt contro 227 watt), ma ha tenuto una potenza maggiore rispetto ai suoi standard. Se Ian è in grado di sostenere il 75% della sua potenza critica per 90 km (valore eccellente per un atleta dei più esperti), Michi è in grado di arrivare all’83%. Questo significa che può andare più a fondo con alti valori e mantenerli. Tale risultato deriva da anni di allenamento, dalla qualità dello stesso, dall’efficienza metabolica, dalla genetica e così via. Quando un atleta arriva a determinati livelli, ci deve pur essere una ragione! Ciò detto, ritengo che atleti più esperti dovrebbero sempre cercare di migliorare la loro capacità di sostenere gare a livelli sempre più alti. Questo si può ottenere con un allenamento giusto e paziente per vedere i risultati nel tempo. Cambiare il modo in cui l’organismo utilizza il “combustibile” portandolo ad utilizzare i grassi ad alte intensità richiede tempo.

La parte di gara in bicicletta IM St. Pölten che si è svolta su un percorso di 90 km, ha al suo interno 3 salite che, se prese singolarmente sono abbastanza semplici, ma all’interno di un triathlon, la differenza è fatta dalla capacità dell’atleta nel conoscere i propri limiti fisiologici e quindi ottimizzare non solo la velocità, ma anche e soprattutto il suo metabolismo. Così facendo riuscirà ad affrontare la fase di corsa in maniera più redditizia ed a mantenere questi standard di alta potenza, evitando picchi di forza quando la fatica aumenta e la velocità diminuisce. A questo proposito i nostri due atleti, Michi and Ian, sono modelli di riferimento eccezionali, basti guardare ai loro file di gara, sebbene i valori siano completamente diversi, questo è un esempio lampante della professionalità di Ian. Questi aveva stabilito con il suo allenatore di restare sotto i 280 watt durante le salite (sapeva benissimo che al di sopra di quel vattaggio avrebbe bruciato le sue preziose riserve di glicogeno in maniera inaccettabile) e di procedere a 220-240 watt per il resto della gara. Dalla tabella qui sotto riportata si vede benissimo che ha seguito il programma splendidamente. Michi, come da suo standard, ha pedalato in modo regolare, controllato e con molta potenza dall’inizio alla fine. Da rilevare il dettaglio di come non lasci cadere i valori di potenza sulle zone pianeggianti, ottima regola per garantirsi una volata. Molto spesso, forse a causa di una muscolatura meno sviluppata ed avvezza a sforzi di lunga durata, forse a causa della stanchezza, o più semplicemente a causa di una mancanza di concentrazione, si vede atleti più esperti che hanno diminuzione di potenza fino a quando devono affrontare nuovamente una salita. Si tratta di un’abilità acquisita, sebbene quello di “spingere” dovrebbe essere un atteggiamento che gli atleti più esperti ottengono con le sessioni di allenamento. Tutto questo si acquisisce con il tempo e la pazienza e richiede anni di dedizione!

Michael Weiss

[Translate to Italiano:] Ian Le Pelley

I Pro contro il gruppo di atleti esperti – I numeri

Dalla tabella precedente si può rimarcare come i nostri atleti abbiamo entrambi consumato una grande quantità di carboidrati in bicicletta – per entrambi si parla di circa 2,1 gr di carboidrati per kg di peso corporeo. Questo valore corrisponde più o meno al limite prima di incorrere in problemi gastro intestinali. Si noti che Michi, grazie ad un maggior carico di lavoro, ha bruciato circa 600 Kg/J in più di Ian. Tuttavia, grazie alla sua capacità di metabolizzare i grassi come fonte primaria di “carburante” in presenza di sforzi di alta intensità, è riuscito ad affrontare l’ultima parte della competizione, ovvero la corsa, più fresco. Efficienza metabolica è incredibilmente importante in una maratona e soprattutto durante una gara di Ironman dove ogni atleta è a corto di “carburante” soprattutto nella seconda metà della maratona. Il resto dei confronti chiave nella tabella qui sotto riportata ci mostrano una storia che in gran parte già conosciamo - che Ian ha ottimizzato ed affrontato la competizione come un vero professionista e Michi può andare più forte e più a lungo di molti altri!

Salita di Gansbach : Michael Weiss

Pedalare velocemente o no, questo è il dilemma…….

Pur non essendo un grande salita (hey! so di cosa parlo perchè vivo nelle Alpi!), Gansbach viene affrontata in un momento della competizione in cui gli atleti sono provati da continui sforzi, ed è quindi molto importante che venga affrontata in relazione ai limiti personali e, se possibile, con una cadenza appropriata al fine di ridurre l'impatto muscolare in relazione al carico al sistema cardiovascolare che l’individuo è abituato a gestire. Questo permette di risparmiare le gambe per la corsa. Notate i diversi valori di cadenza tra Ian e Michi su questa salita. Questo non perché Ian l’abbia affrontata in maniera errata, ma piuttosto perché a corto di marce! Michi, utilizzando meno marce di Ian, ha più capacità aerobica a disposizione, questo significa che anche a 370 watt sta pedalando agilmente, mentre il gruppo di atleti esperti si avvicina al livello massimo di frequenza cardiaca in pochi minuti!

Le conclusioni, dedotte da questa gara e dai confronti che ho fatto tra i nostri atleti, Ian Le Pelley e Michi Weiss, sono le seguenti: Ian è un atleta che fa parte del gruppo di esperti, ha eccelso nella sua seconda gara IM 70.3 classificandosi in alto nel suo gruppo di età (devo dire che Ian è un nuotatore sublime ed è ha registrato il 20 ° miglior tempo della giornata nel nuoto compresi gli atleti pro!). Ha focalizzato il suo allenamento quasi esclusivamente in base alle competizioni olimpiche in questi ultimi anni e queste distanze sono vicine a quelle del 70.3 (come si vede bene nel caso di atleti del calibro di Frodeno, Don ecc.). Tuttavia, più lunga è la corsa più resistenza muscolare va adoperata; va quindi alimentata la capacità di sostenere una tensione muscolare moderata per diverse ore in combinazione con l’alta efficienza metabolica richiesta generalmente per supportare un elevato carico di lavoro. Questo fa sì che il risparmio di glicogeno, diventi sempre più rilevante ad alte prestazioni. Queste caratteristiche, in misura considerevole, possono essere gestite e la maggior parte degli atleti esperti ha risposto bene alla manipolazione nutrizionale richiesta necessariamente per migliorare queste aree. Ian ha molto da guadagnare da questo approccio, passando da distanze brevi a lunghe e, anche se non è una buona notizia per la sua concorrenza, andrà sempre migliorando.

Tuttavia, come si evince dalla grande differenza di valori, tra un gruppo atleti esperti e quelli di un atleta classico come Michi, non si deve sottovalutare il fatto che, anche alcuni di noi, con il giusto atteggiamento, la formazione e l'applicazione, potrebbero ambire a prestazioni come quella di Ian dello scorso fine settimana, mentre arrivare alle prestazioni degli uomini e delle donne al vertice del nostro meraviglioso sport è un sogno irrealizzabile. Grazie alla potenza rilevata dal dispositivo SRM siamo in grado di avere una visione reale delle prestazioni realizzate da questi atleti incredibilmente talentuosi durante lo svolgimento di una competizione. Comunque ognuno di noi può sicuramente migliorare ancora. L’uso misurato, preciso e intelligente della potenza associata ad un corretto recupero ed alimentazione è il modo per raggiungere i propri obiettivi. SRM ti aiuterà solo ad arrivarci più velocemente!

Ancora una volta voglio dire grazie a Michael Weiss ed Ian Le Pelley per avermi fatto analizzare I loro file, auguro ad entrambi di continuare con successo la loro stagione.

Garth Fox

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